Cloverfield, l’ultimo successo cinematografico appena sbarcato in Italia, oltre a essere un film brutto forte, dà la nausea. No, non è una metafora: Cloverfield dà la nausea davvero. Provo a spiegarmi. Alle 20.30 di stasera ero seduto sulla poltrona M5 della sala 1 del nuovissimo Multisala Giometti di Ancona per godermi questo presunto filmone di cui tutti parlano da tempo. Alle 20.45, dopo appena quindici minuti di visione, ero già in preda a vertigini, nausea furibonda e forti sforzi di vomito. Il motivo? Il film stesso e le sue riprese. La pellicola narra di un attacco a New York ripreso da alcuni ragazzi con la loro videocamera. Le immagini, dunque, sono volutamente molto mosse, velocissime e discontinue. Se soffri di mal di mare non hai alcuno scampo. E’ solo questione di minuti. Se non vuoi vomitare sulla chierica di chi ti siede davanti hai un’unica chance: andartene. E così ho fatto. E così hanno fatto anche altri malcapitati. Dopo neanche mezzora me ne sono uscito. A casa, poi, ho scoperto che la sindrome da Cloverfield sta colpendo ovunque, non solo ad Ancona, non solo stasera. Sembra che alcune sale espongano già specifici cartelli coi quali avvertono il pubblico del potenziale pericolo. Perchè il nuovissimo multisala Giometti di Ancona non esponeva un bel niente? E se gliene chiedessimo conto?

Una risposta

  1. Grazie per aver avvertito il pubblico pagante dei sicuri conati di vomito. Sarà il caso di vomitare a casa senza pagare il biglietto del cinema!AH AH!..sei forte un bel pò… Valeria.

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