Ormai da un po’ di anni partecipo a una specie di fiera riservata agli addetti di un determinato settore merceologico. È una piccola manifestazione che si tiene due volte l’anno e che ha un interesse di carattere strettamente territoriale. Dice: che me lo racconti a fare? Te lo racconto perché, come puoi ben immaginare, partecipo a questa fiera, da sempre, munito del mio PC e della connessione mobile a Internet. Col PC e con la connessione mobile posso permettermi il lusso di:

Bello, no? Sì, bello, ma la cosa più bella, te lo assicuro, non è tra quelle sopraelencate. La cosa più bella è l’atteggiamento degli altri espositori, di quelli che svolgono – più o meno – il mio stesso lavoro.

Ma che ci fai sempre davanti al computer? Io il computer non so nemmeno accenderlo, figuriamoci! Ma possibile che tu sia sempre davanti al tuo giochino? Ma riesci a stare qualche minuto senza il computer?

E così via, in un’interminabile teoria di osservazioni banali e di chiacchiericci il cui tono e i cui contenuti non sembrano mai superare quelli dello Stadio Bar.

Io non rispondo nemmeno, anzi li ignoro senza scrupolo, e mi diverto da morire pensando che, mentre io ho accesso a tutto quel popò di roba che ti ho elencato sopra, loro:

Che tristezza.

2 risposte

  1. Che tristezza? Dovresti invece essere felicissimo di lasciare i tuoi cosiddetti “colleghi” ad una spanna e oltre rispetto al tuo livello di efficienza. O no? 🙂

  2. Dovrei, ma non mi riesce. La tristezza mi deriva dal loro atteggiamento quasi compiaciuto…. Ti rendi conto?

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