È morto Oddo Veroli. Aveva 80 anni. Viveva a pochi passi dalla casa in cui sono nato e nella quale oggi vivono i miei genitori. È morto ieri, all’improvviso, nella casa in cui ha trascorso tutta la sua vita. Era un uomo per bene, un uomo mite, riservato, innamorato di sua moglie, dei suoi tre figli, dei suoi nipoti e delle cose semplici. Un fiume di ricordi mi lega alla sua famiglia; una famiglia legata alla mia da almeno tre generazioni. Lo vedevo spesso, a volte affacciato alla sua finestra di sempre e a volte seduto a chiacchierare con Giovanni, anch’egli scomparso di recente. Ci parlavo, mi raccontava dei suoi figli, dei suoi nipoti. Sentivo che ne era giustamente orgoglioso. Con lui se ne va un’altra delle figure più belle di tutto il quartiere, di tutta la mia infanzia. Mi guardo dietro e non trovo più nessuno. O quasi.