“Gentile Marco Traferri, a prescindere dal fatto che non abbiamo né Skype, né webcam, né cuffia, il problema principale è che di editoria digitale non so assolutamente nulla. Al mondo degli e-book non ci siamo ancora avvicinati, quindi non saprei veramente che cosa dire. Pensi che non ne ho nemmeno mai visto uno! La ringrazio comunque. Un cordiale saluto.”
È un editore di quelli bravi, di quelli che propongono cose belle. Gli avevo scritto per chiedergli un’intervista via Skype. Ne avrei tratto una puntata di E-Boom!
Nessuno stampa piu’ i libri coi caratteri al piombo.
Il cambiamento è una cosa naturale.
Chi pretende di non adeguarsi puo’ scegliere:
o riesce ad essere l’ eccellenza assoluta e trovare una sua piccola nicchia
o divenire storia passata e morta.
Auguri
Chi ha fatto due passi a “Più libri più liberi” avrà visto che panorama sconfortante c’era. Dinosauri, facce tristi, musi lunghi, cataste di libri in attesa di un compratore che non sarebbe arrivato. Da bibliofilo al limite del patogenico veniva quasi da piangere anche a me.
Più del 50% dei libri esposti non riusciranno mai a guadagnare uno scaffale visibile nelle maggiori librerie, eppure la maggior parte degli editori presenti non ha idea di cosa sia un ebook (e lo dico con cognizione di causa, occupandomene da almeno da una dozzina d’anni) o rifiuta categoricamente quella che forse è l’unica possibilità di sopravvivenza della sua casa editrice.
Ed io che credevo di essere l’unica a ricevere questo tipo di risposte!
Ormai non c’è più da stupirsi…più cerchiamo di andare avanti e più ci accorgiamo che sono troppi quelli che stanno indietro! 🙁