I discorsi non si fanno; si tengono o al limite si pronunciano. Nemmeno le strade si fanno, bensì si percorrono. A farle ci pensa lo Stato. Anzi no: lo Stato le realizza, le costruisce. Le domande si pongono o si rivolgono, ché se le fai non ti risponde nessuno. I biglietti si acquistano, ché farli, anzi stamparli, è compito della tipografia. I soldi si guadagnano, si accumulano, si accantonano ma non si fanno. Neanche i debiti si fanno; piuttosto si contraggono, un po’ come capita per certe malattie. I panini si preparano, ché farli è più complesso. Le barche si acquistano, le automobili pure. Se proprio non le vuoi comprare noleggiale ma non farle. Le indagini si svolgono, gli errori si commettono, i contratti si stipulano, le visite si recano, gli esami si sostengono, i ricorsi si presentano.
Quando qualcuno urlerà “Fate l’amore, non fate la guerra”
lo redarguideremo con la frase “Copulate, non combattete!”
ma mi FACCIA il piacere! 🙂
Le faccio volentieri un piacere, caro Pascal. Le segnalo una paginetta sulla quale potrà tornarle utile riflettere:
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=63
Saluti cari.