Ogni tanto, non so perché, mi vien voglia di guardarmi indietro. In quei momenti, anzi in questi momenti (ché questo è proprio uno di quelli) torno con la mente alle cose fatte, soprattutto a quelle di cui vado più fiero, e ogni volta che le riscopro mi accorgo di vederle in una luce sempre nuova, sempre diversa, come se il tempo avesse il potere di cambiarle man mano che le allontana da me. Quando guardo alle mie produzioni multimediali, poi, ogni volta mi soffermo su qualcosa di diverso, e contenuti che un tempo preferivo ad altri ecco che di colpo lasciano il posto ad audio, video o foto che avevo lasciato cadere nel dimenticatotio. Stasera, per esempio, forse perché è alle porte la decima edizione del festival Cantar Lontano, mi sono trovato a rovistare tra le varie cose che due anni fa, insieme alla musicista Giovanna Piccioni, ho realizzato per tale manifestazione e per il suo direttore Marco Mencoboni, e sai dove mi sono soffermato? Su un video del giugno 2006. Si era appena conclusa l’ottava edizione del festival e, a bocce ferme, io e Giovanna ci siamo recati ad Avacelli di Arcevia, dove, dinanzi alla chiesa di Sant’Ansovino, Giovanna ha incontrato e intervistato Marco Mencoboni, in un breve e simpatico resoconto del festival. I grilli e le cicale in sottofondo, il gioco delle ombre generato dalla folta chioma degli alberi che ci circondavano, il soffiare del vento tra le foglie, l’ubicazione decisamente suggestiva, l’intesa stabilitasi tra i due, i brani di sottofondo, le immagini dei luoghi e dei concerti rendono questo video molto affascinante. Possibile che io me ne accorga solo ora? Possibile che per ben due anni questo lavoro così bello non abbia saputo dirmi granché mentre ora suscita in me sensazioni così positive? Pare proprio di sì. Bè, io te lo ripropongo qua sotto. Magari piace anche a te, chissà. È un pezzetto della mia storia. Un pezzetto che ho riscoperto stasera guardandomi dietro.