Il giallo di una rosa lungo la via, il bianco e il rosso di altre due, il verde acceso di una lucertola che sparisce dietro il muretto, il rosa intenso dei fiori del trifoglio, i mille grigi di un piccione che si libra sopra la mia testa, il bianco e il giallo delle margherite, l’arancio di una casa dagli infissi verdi, il bianco e il rosso della Superfast in porto. E poi i colori della fiera: il verde marcio delle finte Crocs, il giallo fluorescente delle scarpe ultimo grido, il dolce bianco dello zucchero filato, l’arcobaleno dei bikini e delle t-shirt, il rosso del pomodoro sulla pizza, il nero delle lunghissime liquirizie dolci, il verde delle olive che farciscono il pane siciliano, l’oro delle verdure fritte, il giallo, il rosso, il verde, il viola, il blu dei tanti palloncini che volano alti. Tutto questo ho visto oggi, lungo i dieci chilometri che ho percorso a piedi per le vie della città, una città che, priva del traffico e immersa nel sereno della festa, sa mostrarsi insolitamente colorata.