Ideare, avviare, curare, tenere vivo un podcast non è cosa delle più facili. Se poi questo podcast è dedicato alla musica classica, la faccenda si fa quasi proibitiva. Non è per nulla semplice ideare contenuti sempre nuovi, prendere contatto con ospiti sempre nuovi, riuscire a non essere mai banale, soddisfare il palato di utenti appassionati, inventarsi formule e format innovativi, che continuino a suscitare interesse e a catturare nuovi ascolti. Ti assicuro che è un’impresa che può riuscirti solo se sei animato da tanta tanta passione. E ti assicuro che è quanto succede, ormai da oltre tre anni, con Da Capo al Fine, il primo podcast italiano dedicato alla musica classica. E quando apri  Il Giornale della Musica e ti accorgi che per la terza volta in due anni il più prestigioso mensile italiano di informazione e cultura musicale, ti cita, ti segnala, parla della tua creatura e la definisce una miniera di tesori, bè, hai la percezione di quanto buono sia stato il tuo lavoro, di quanto la tua dedizione e il tuo crederci ti abbiano portato a fare cose belle, cose apprezzate da molti; e ti accorgi d’incanto, in mezzo a mille difficoltà, che la passione della prima ora è ancora lì con te, a bruciare dentro come bruciava allora, nonostante i problemi, nonostante gli ostacoli, nonostante i momenti difficili in cui tutto sembra andare storto. E senti che continuerà a bruciare ancora per tanto tempo. Avanti così. Forse siamo forti davvero.

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