Succedono cose strane su Internet. Non più di sette giorni fa provo a verificare la disponibilità del dominio www.dacapoalfine.com. Interrogo uno dei tanti fornitori di hosting e leggo con piacere l’esito della query: Dominio disponibile. “Bene”, penso tra me e me, “tra qualche giorno lo registrerò”. Il dominio mi sarebbe servito per l’avvio di un’iniziativa commerciale alla quale sto lavorando da tempo e che vedrà la luce entro poche settimane. L’altro ieri, 28 marzo 2007, mi siedo davanti al pc per acquisirlo. Mi collego al sito del mio fornitore, inizio la procedura di registrazione, digito tutto contento dacapoalfine.com e che ti leggo? Dominio non disponibile. “Ma come? Pochi giorni fa lo era! Avrò sbagliato qualcosa?”, chiedo a me stesso. Torno indietro, digito nuovamente l’URL e… stessa risposta: Dominio non disponibile”. Un po’ disorientato mi collego a uno dei tanti servizi Whois presenti in Rete e scopro che il dominio è stato acquisito da una società statunitense il 27 marzo 2007. Il giorno prima! Coincidenza? Casualità? Scherzo del destino? Faccio fatica a crederlo. Se ti colleghi a dacapoalfine.com capisci subito che si tratta di un’acquisizione effettuata al solo scopo di rivendere il dominio a potenziali acquirenti. Tutto perfettamente lecito, ci mancherebbe, ma mi chiedo: certuni hanno forse accesso alle query degli utenti? Quando interrogo un fornitore per conoscere la disponibilità di un dominio, quali strade percorrono i dati della mia richiesta? A quali terze figure vengono trasmessi, ceduti, venduti? Misteri della Rete. Una cosa è certa: se questi signori si aspettano che io sganci soldi per acquisire il loro dominio, si sbagliano di grosso. Ho già registrato dacapoalfine.net. Tiè! Suona anche meglio. Credo proprio, mio caro amico americano, che tu abbia gettato i tuoi soldini al vento.
E che ci vuoi fare! Alla fine funziona cosi anche nella vita reale!
Chi può ti frega!
bye
A